uno sguardo per voi dentro il Boschetto delle Lepri: la Signora delle Rose (5)

una delle sei ellissi a tema …

… con 93 diverse rose antiche tutte profumate. Dal sentore di mirra che caratterizza la “Blanc Double dé Coubert” all’aroma antico della “mme de la Rochet”, scorrendo gli occhi dal rosa camoscio  della “Perl d’Or ” al rosso porpora della “Cardinal Richelieux” al verde della “Viridiflora”. Dalle più lontane di selezionatura come la Pompon de Bourgogne (conosciuta dal 1664) alla più recenti, del 2005, come la Summer Song Austango, passeggiando fra Cinesi, Damascene, Galliche, ibride di Moschata, Centifolia, Portland, Bourbons, Tè e Postmoderne.

Le nostre rose Damascene

Settembre corre veloce verso l’equinozio d’autunno, si sta portando via il caldo: le rose riprendono vigore, colore e profumo. Noi riprendiamo a raccontarvi le nostre rose …

Si presume che la Rosa damascena fosse già coltivata nei paesi mediterranei prima dell’era   cristiana: è la rosa doppia di cui parlano gli scrittori greci e romani. Probabilmente furono proprio i Romani a piantarla nelle loro province del nord, dove si è espansa con maggior facilità : Spagna, Francia, Germania. Dal punto di vista botanico ci son due differenti gruppi di rose damasco: quelle a fioritura unica (probabilmente i primi ibridi naturali di Rosa gallica e Rosa phoenicia) e le “Damasco d’autunno” che rifioriscono due volte l’anno e si crede siano le discendenti di un incrocio di Rosa gallica e Rosa moschata. Per questa ragione non si può descrivere le rose damasco come una specie uniforme. I fiori sono generalmente piatti e molto profumati.

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