Diario di campagna: novembre, è tempo di aglio e cipolla

E’, dopo i piselli, ora tocca ad aglio e cipolla. Sempre per assicurarvi un raccolto sicuro (a primavera nel periodo adatto potrebbe aver piovuto troppo, quindi impedirvi di interrare i bulbi; oppure far troppo freddo quando la piantina interrata dovrebbe germinare). Così facendo, a tempo opportuno e  quando la stagione sarà propizia,   i germogli germineranno e cresceranno sani.

 

I giorni più adatti (seguendo le prescrizioni dei calendari  di agricoltura naturale e biodinamica  …) saranno 13, 14 e 15 novembre  oppure 22, 23 e 24 novembre (luna calante  e giorni di radici).

 

 

Diario di campagna: a novembre piantare i piselli

E’ il momento di piantare i piselli (e anche le fave) per assicurarvi un buon raccolto a maggio. Si, certo, è possibile farlo anche a primavera! ma la nostra esperienza ci induce a farlo fin d’ora: a primavera potrebbe piovere troppo nel periodo adatto facendo marcire i germogli, potrebbe far troppo freddo a tal punto da inibire la crescita del seme. Piantando i semi in autunno, al momento opportuno, e quando la stagione lo consentirà i germogli cresceranno in fretta e senza rischi, seguendo il proprio impulso.

 

I giorni più adatti (se volete seguire i consigli dell’agricoltura naturale e della biodinamica  …) saranno il 31 ottobre, il 1′ e il 2  oppure il 12 novembre (luna crescente e giorni di frutti): non andate oltre, i piselli devono germinare prima del gelo…

 

 

14a edizione fattorie aperte veneto 2016: ci siamo anche noi!

Anche quest’anno ritorna l’appuntamento con la Giornata aperta. Da noi, in linea con la A di attività motoria, si danza! Ecco il programma, e vi ricordiamo che l’ingresso è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria!

             14a edizione Giornata  aperta logo-fattorie-alta

domenica 9 ottobre 2016            

 rivolta a

bambini, ragazzi,adulti, famiglie, insegnanti, animatori

ricordo gazebo

    siamo in campagna, ci vogliono scarpe e vestiti

    comodi e non delicati:si potrebbero sporcare!

Tema

stare insieme come le diverse anime del bosco

programma

o   dalle ore 11.00     accoglienza, presentazione laboratori e visite nel parco muniti di mappa per l’orientamento

o   13.00-15.30     possibilità di pranzare al sacco in Fattoria

o   15.30-17    laboratorio di multiculturalità con semplici danze dai repertori popolari di tutto il mondo (0/99 anni)

 durante la manifestazione

ciascun partecipante è invitato a  contribuire alla realizzazione del grande “Mandala” vegetale con materiali raccolti nel bosco o in Fattoria

 

Per informazioni e prenotazioni:

info@boschettodellelepri.com

 340 7331398 Mara

Piccolo corso di avvicinamento all’Agricoltura naturale e alla Permacultura (5)

3-Ottieni  un raccolto (non si può lavorare a stomaco vuoto) Assicurarsi che ogni elemento del progetto porti una ricompensa utile è fondamentale (ma badate dovete guadagnarci … non guadagnare!). Ci si deve mettere in gioco perchè con le idee non si mangia e sarà interessante cominciare a trarre soddisfazioni da tutto il lavoro di progettazione fin qui messo in atto, non importa se questo dovesse permetterci anche solo di coltivare (e mangiare con soddisfazione) un’unica pianta di basilico ed una di pomodoro!

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Piccolo corso di avvicinamento all’Agricoltura naturale e alla Permacultura (4)

2-Cattura e conserva le energie (prepara il fieno finché c’è il sole). Abbiamo dedicato tempo all’analisi del luogo al quale vogliamo dedicare cura e attenzione: ora occorre concentrarsi sulle fonti di energia che entrano in gioco nei vari momenti della giornata o dell’anno.

Sole, acqua, vento possono diventare energie alleate (non neutre o addirittura nemiche) P1080564

dello spazio in questione. Perché raccogliere e conservare l’energia è alla base di tutte le culture umane e animali. Per energia si intende tutto ciò che può essere immagazzinato e/o mantenuto in buono stato e che è fondamentale per la sopravvivenza di una comunità/cultura: anche il cibo, gli alberi i semi lo sono.

 

Piccolo corso di avvicinamento all’Agricoltura naturale e alla Permacultura (3)

Da questo articolo iniziamo a svolgere la matassa dei 12 principi della Permacultura.

1. Osserva e interagisci (la bellezza è negli occhi di chi guarda). Osservare il paesaggio e i processi naturali che lo trasformano è fondamentale per ottimizzare l’efficienza di un intervento umano e minimizzare l’uso di risorse non rinnovabili e tecnologia. L’osservazione deve essere accompagnata dall’interazione personale.   arbusto e ghiaccio

Tutto questo significa che, prima di qualsiasi altra attività pratica, occorre materialmente sedersi davanti al proprio balcone o terrazzo, se si è più fortunati nel proprio giardino o piccolo pezzo di terra e capire cosa succede, cosa avviene di mattino, di pomeriggio e nelle varie stagioni dell’anno in quel luogo. Prima di realizzare qualsiasi cosa passate del tempo a riflettere, pensare, studiare, progettare: approcciate più soluzioni, sognate ad occhi aperti, disegnate una mappa, costruite con l’immaginazione il risultato finale. Per fare tutto ciò potreste approfittare dell’inverno, che inizia domani:  tempo dell’interiorità della terra, del suo prepararsi in profondità al cambiamento che verrà.

Come ti riciclo il moplen …

Due catini da bucato inutilizzabili (hanno tagli profondi ai lati dei manici), che già di loro avranno più o meno 20 anni, sono stati riempiti di buona terra e di una meravigliosa specie di Delosperma (pianta perenne che ama il sole e non teme il secco) e piazzati per empatia di azzurro nei pressi della panchina degli stagni. Impeccabile buona pratica  di Permacultura, non trovate?

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Borragine e Fragole: accoppiata perfetta!

Dal foro della pacciamatura, senza che nessuno l’abbia seminata o trapiantata, è uscita questa nostra Borago officinalis.

E’ una pianta erbacea annuale rustica, dalle foglie rugose e ispide e dai bellissimi fiori di un  azzurro intenso e lucente,   l’ideale per le amiche fragole  e non solo! Infatti la borragine ne stimola la crescita; risulta molto gradita alle api, alle rose ed esercita la benefica funzione di tenere i bruchi alla larga dalle piante di pomodoro. Una meraviglia in PERMACULTURA! Originaria forse della Spagna e del Marocco, ora si è ben ambientata in tutto il bacino del Mediterraneo e qui  in Italia, dove cresce spontanea  fino a ben 1800 metri d’altezza.

Le spesse foglie sono la parte della pianta a cui vengono attribuite maggiori proprietà: se schiacciate emettono un succo dall’aroma di cetriolo. Se sono giovani e tenere si possono tritare finemente ed unire alle insalate od ai formaggi freschi. Cotte si consumano come gli spinaci: non aggiungere acqua, solo aglio ed olio, visto che il loro succo le mantiene umide nella padella.

I fiori si possono impiegare per guarnire pietanze e bevande: se messi a macerare nell’aceto gli conferiscono aroma ed un bel colore azzurrino (una caratteristica nota un tempo ai tintori). Potete congelarli in un cubetto di ghiaccio per gli aperitivi, unirli freschi alle insalate oppure candirli per usarli nella decorazione delle torte.

Sia foglie che fiori possono essere macerati nel vino per aromatizzarlo con un effetto che tradizionalmente “spazza via ogni tristezza”: l’erba era infatti descritta dai celti come capace di allontanare la malinconia, confortare ed allietare gli animi. Borrach significava in celtico semplicemente “coraggio”.

La medicina popolare attribuisce alla borragine molte virtù: per la cura della pelle secca o sensibile, aggiunta all’acqua del bagno o macerata e  posta in impacco; eccellente tonico per il sistema nervoso visto che contiene nitrato di potassio, calcio, mucillagini e vitamina C dagli effetti depurativi, diuretici ed emollienti.

In passato i tintori ne utilizzavano i fiori per le loro  stoffe colorate di azzurro.

A fine coltivazione la pianta ormai secca se  bruciata, dato l’alto contenuto di minerali, diventa  un ottimo concime.


SEMI