15 maggio: è sant’Isidoro (Isidro in castigliano) detto l’agricoltore

e dei fittavoli agricoli e birrocciai, era un contadino di Madrid (di cui è il patrono). Analfabeta fu avviato giovanissimo al lavoro dei campi. Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi si trasferì a Torrelaguna, dove sposò la giovanissima Maria Toribia. Il problema era che gli altri lavoranti lo vedevano spesso appartato in preghiera anche se il suo lavoro veniva sempre comunque svolto a puntino. Fecero la soffiata al padrone che, verificato di persona la sua correttezza e anche perchè nelle sue terre si moltiplicavano raccolti e ricchezze, zittì definitivamente gli altri mezzadri gelosi: pare che fossero degli angeli a svolgere il suo lavoro nelle operazioni di aratura … Morì il 15 maggio del 1130 a 50 anni e fu da allora invocato per ogni incombenza atmosferica o di lavoro da tutti i contadini spagnoli.

  Dopo un clamoroso miracolo a favore del re Filippo II cinque secoli dopo, la sua fama si sparse fin nelle colonie, nel nord Europa e  sud America; fu canonizzato da papa Gregorio XV nel 1622 assieme ai più famosi Filippo Neri, Teresa d’Avila, Francesco Saverio e Ignazio da Lojola. Nel 1697 anche la moglie Maria divenne beata per mano di Innocenzo XII. Riposa dal 1170 nella chiesa di sant’Andrea proprio a Madrid. La sua festa è popolarissima: alla mattina ci si reca in riva al Manzanares e si beve l’acqua miracolosa della fonte dedicata al santo. Poi, per tutto il giorno, ci sono bancarelle con i dolci all’anice, le corride e i balli popolari che durano fino a notte fonda.Qc