Non è stato facile, lo riconosciamo: solo 5 piante han richiesto quasi mezza giornata di lavoro, ma ne valeva la pena. Il mirtillo (vaccinium myrtillus L.) è un piccolo cespuglio legnoso alla base, tipico dei sottoboschi acidi soprattutto di abetaie. Noi al Boschetto delle Lepri abbiamo il bosco, naturalmente, ed è stata scelta la porzione più in ombra della fattoria per mettere a dimora le piantine, ma niente abeti. Di conseguenza si è dovuta scavare una buca di notevoli dimensioni e riempirla di terra adatta; inoltre i mirtilli neri amano l’acqua ma non i ristagni, quindi il loro luogo è su una proda un pò alta, lungo il sentiero perimetrale a margine del boschetto; alla base abbiamo creato un letto di foglie per far sentire le nostre piantine come a casa loro. I fiori del mirtillo, quando vorranno farlo, saranno simili a piccole campanelle bianche del tutto identici a quelli del corbezzolo, e poi frutti nero-violacei, piccoli e con all’apice la caratteristica cicatrice crateriforme.
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Foto dall’11a giornata aperta Fattorie Didattiche Regione Veneto
La betulla
La betulla sussurra nella notte.
Tenue il verde e bianco
dei suoi cuori di foglia,
tanti cuori appesi alla brezza estiva;
è musica che nessuno ascolta,
ognuno adesso rincorre solo
il volo del suo sogno.
Intorno a me
vibra la tua corrente vitale,
la sua forza misteriosa
è qui e avvolge ogni cosa.
(by mlc)
Progettualità e percorso didattico del Parco (terza parte)
Per i bambini della scuola primaria e secondaria è previsto anche un secondo percorso, da compiere assieme ad un adulto di famiglia o anche a tutti i suoi eventuali componenti (da meno di zero a più di 109 anni d’età) soprattutto nei fine settimana e, in estate, anche in giorno feriale. Insieme e con più tempo a disposizione, si potranno assaggiare tutte le piste disponibili all’osservazione attiva. Ed ecco che per la famiglia
- la visita al bosco e all’orto
- la ricerca di dove, come, quando e perchè l’acqua si riveli presenza complessa e indispensabile qui nel Boschetto delle Lepri e in ogni luogo in cui si vive
- la scoperta degli animaletti visibili o nascosti nel Parco e di piante che loro amano o di cui si nutrono accompagnando il bambino che già ogni giorno nella scuola matura la sua comprensione dell’ambiente che lo circonda, saranno motivi di vicinanza educativa, in definitiva di condivisione sia ludica che emozionale delle loro scoperte. Sarà la possibilità di cogliere visuali diverse, una visione critica che suggerisca scelte di acquisti e comportamenti quotidiani più sobri, che tutelino sia il proprio borsellino che l’economia sociale locale e dei paesi subtropicali, oltre che l’intero ecosistema del pianeta. Con l’ausilio di un laboratorio didattico vedremo insieme che chiunque è in grado di coltivare anche in città, anche fosse solo simbolicamente sul proprio balcone. E abbiamo le prove che l’esperimento riesce sempre, almeno per la produzione di un piatto di pomodoro in insalata al giorno!
I Santi e i detti della tradizione di agosto
- zappa la vigna in agosto se vuoi un buon mosto
- in agosto bevi il vino vecchio e lascia stare il mosto
- la prima pioggia di agosto rinfresca il bosco
- alle prime acque d’agosto la tortora lascia il bosco
- per la festa del Perdon (d’Assisi – 2 ) metti la zappa in un canton
- l’acqua in agosto: da s. Lorenzo (10) è a tempo, dalla Madonna (15) è ancora buona, da s. Rocco (16) ha aspettato già troppo, e se soltanto a s. Bartolomeo (24) arriverà a nulla ormai servire potrà
- da s. Lorenzo (10) gran calura ma che poco dura
- se piove alla Madonna di agosto (15) di sera e di mattina l’aria diventa frescolina
- se piove il giorno di s. Elena (18) pioverà ancora per una quarantena
- per s. Agostino si fa il vino un pò scurino (28)
- per s. Giovannino (29) il primo freschettino