Le meraviglie del territorio: il boschetto sull’argine di Piacenza d’Adige (1)

bosco radoLa prima, la più vicina meraviglia alla nostra Fattoria didattica è senz’altro il boschetto di Ailanthux, Robinie, Sambuchi e Noci. E’ nato fra l’argine e i campi coltivati, è il nostro confine Sud. Noi lo chiamiamo Bosco-Fresco. Le sue dimensioni sono, nel massimo rigoglio dell’estate, di 40 metri per 200 e comprende, oltre agli alberi già citati prima, arbusti e piccole piante (dal luppolo, agli asparagi selvatici, a funghi e tuberi di varia specie). E’ anche abitato da piccola fauna locale: lepri e fagiani, picchi e civette, barbagianni, egrette, upupe e usignoli (solo quelli che abbiamo visto e sentito di sicuro …).  P1020109

E’ un luogo particolare, pieno di piccoli angoli da cui, nelle giornate di sole, s’insinua  in filigrana la luce; altri che raccontano storie di sorgenti e fontanazzi.   Trovate radure e spiazzi,  tappeti di more selvatiche e grovigli di luppolo, brevi tratti battuti che portano verso la nostra zona degli stagni, oppure verso lo spiazzo dove abbiamo sistemato le rose rampicanti.Un gioiello selvatico incastonato tra noi e l’argine, nato nel corso degli anni dal raccogliersi di buona terra portata dall’Adige sopra la sabbia del fiume. Una meta da non lasciarsi sfuggire, nel bel percorso in bici o a piedi che va da Este a Badia Polesine.