Permacultura

Nel suo libro “Permacultura” David Holmgren propone dodici condizioni fondamentali affinchè un progetto ispirato ai principi ed ai sistemi naturali possa avere possibilità di riuscita

1-osserva e interagisci          2-cattura e conserva le energie        3-ottieni un raccolto   

4-accetta l’autoregolazione e accetta il feedback

5-usa e valorizza risorse rinnovabili e servizi                 6-produci ZERO rifiuti

7-progetta da modelli a dettagli               8-integra invece di separare

9-usa soluzioni piccole e lente                10-usa e valorizza le diversità

 11-usa e valorizza i margini          12-usa creatività e rispondi al cambiamento

Tutto questo (1-) significa che, prima di qualsiasi altra attività pratica, occorre materialmente sedersi davanti al proprio balcone o terrazzo, se si è più fortunati nel proprio giardino o piccolo pezzo di terra e capire cosa succede, cosa avviene di mattino, di pomeriggio e nelle varie stagioni dell’anno in quel luogo. Dopo di ciò (2-) si dovrebbero analizzare le fonti varie di energia che entrano in gioco nei vari momenti della giornata o dell’anno e far sì che esse diventino alleate (non neutre o addirittura nemiche) dello spazio in questione. A questo punto (3-) ci si deve mettere in gioco perchè con le idee non si mangia e sarà interessante cominciare a trarre soddisfazioni da tutto il lavoro di progettazione fin qui messo in atto, non importa se questo dovesse permetterci anche solo di coltivare in un vaso un’unica pianta di basilico ed una di pomodoro datterino! Se nonostante tutti i nostri sforzi il risultato non dovesse essere troppo entusiasmante (4-), dobbiamo avere il coraggio di cambiare e trarre buona esperienza dagli errori fatti: non tutti abbiamo nel DNA il pollice verde. E’ fondamentale l’atteggiamento responsabile (5-) nei confronti delle fonti di energia che non hanno durata illimitata: non possiamo far crescere il nostro pomodoro alla luce degli infrarossi, dal momento che abbiamo disponibile e gratis il calore del sole! Tutto o quasi tutto si può convenientemente riciclare, e se riteniamo di non essere in grado di fare ciò (6-) stiamo alla larga da quel prodotto. Davanti ai nostri occhi, ogni giorno, la scuola di architettura della natura (7-) ci propone modalità vincenti da milioni d’anni, che possiamo subito copiare e applicare nel nostro pur piccolo piano di lavoro. Sono le idee di tutti, le relazioni e il lavoro collettivo (8-) la formula vincente di un buon progetto. (9-) La strategia dei piccoli passi è sempre vincente, sarà più semplice rimediare ad un errore. (10-)Diverso è ricchezza, diverso è fantasia, diverso è possibilità. (11-) Le zone più vive e ricche di interessanti spunti, dove le cose accadono, dove tutto può diventare qualcos’altro sono quelle vicino al limite. (12-) Immaginare prima di progettare e tenersi pronti a cambiare rotta  se il vento cambia direzione:

                                                questo l’ultimo consiglio di Holmgren.

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