L’azzeruolo è un piccolo frutto (cosiddetto minore) originario dell’Asia Minore, e diffusasi spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Coltivato per secoli ora è quasi scomparso in Italia, tranne che in Liguria (dove è chiamato “natola” , in Abruzzo, Lazio e Campania “lazzarolo” , in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, in Sicilia (dove è ancora molto presente nelle zone centrali e a Caltanisetta e viene chiamato “nzalora”) e qui in Veneto. La varietà prevalente in Italia è quella rossa, ma esistono anche quella bianca e quella gialla. L’aspetto del Crataegus azarolus L.1753 è di un piccolo albero spinoso, con fiori bianchi che si trasformano in piccole meline, di cui anche hanno il sapore. Come le nespole sono piene di semi ed è per questo che stanno scomparendo, nessuno pianta più azzeruoli … Invece i frutti sono ricchissimi di provitamina A, è una delizia sentirli sciogliersi in bocca, solo che dopo devi sputare gli ossicini, ma lo devi fare anche con le ciliegie, giusto?
Noi ne abbiamo attualmente due piante: li ho voluti perchè ricordo di quando coglievo “pometti azzarini” (come si chiamano in dialetto padovano, pronunciati con una z sibilante) da bambina dall’albero di mia nonna materna Oliva. E quando ci si stanca di mangiare e sputare ossetti, cosa si fa?
Ne abbiamo raccolti 30 chili … ah! pazienza e vi diremo …!