il 5 ottobre 2018 a Nadia è stato assegnato il Nobel per la Pace 2018, condividendo premio e motivazione con il ginecologo congolese Denis Mukwege “per i loro sforzi contro l’uso della violenza sessuale come arma di guerra”.
E’ una delle migliaia di ragazze e donne curde di religione yazida (credo monoteista pre-islamico) che sono state vittime di stupri e altri abusi dai miliziani di Daesh (Isis), sistematicamente e nell’ambito di una strategia militare. Riuscita a fuggire dall’inferno di Mosul in Iraq, è riuscita a passare in un campo profughi e poi arrivare a Stoccarda, in Germania. I due vincitori incrociano i propri destini: infatti, come lo stesso Mukwege nel 2014, Nadia ha ricevuto nel 2016 il premio Sacharov. Divenuta ambasciatrice ONU per i sopravvissuti di tratta, nel dicembre 2015 ha tenuto un discorso al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, raccontando la sua storia e appellandosi con forza ai presenti “Vi imploro, eliminate Daesh completamente!”